MANUALE PER VIP
Rubrica a cura di Augusto Cavadi

Augusto Cavadi, Manuale per Vip
«Eh, no! Mi dispiace. Se vi siete incuriositi a questa nuova rubrica perché immaginate che parli di questo o quel Vip (dall'inglese "very important person"), rimarrete delusi. Niente pettegolezzi, indiscrezioni, dicerie: l'ottanta per cento della carta stampata e delle televisioni ne è già zeppa! Ho voluto scegliere questa sigla, invece, come abbreviazione di "Vivere in pienezza"...»
Dal post introduttivo ►

29 aprile 2019

Festival Filosofico di Castellammare: ciò che "ci" resta...

Festival della Filosofia d'a-Mare 2019

Con il pranzo di domenica 28 aprile si è conclusa la VI edizione del Festival della Filosofia d'a-Mare a Castellammare del Golfo, Trapani (co-organizzato dal Gruppo editoriale Di Girolamo, dalla Scuola di formazione etico-politica "Giovanni Falcone" e dalla Fattoria sociale "Martina e Sara"). La gioiosa gratitudine espressa spontaneamente, in pubblico e in privato, dagli oltre settanta partecipanti ha sancito - in maniera inequivocabile - la riuscita dell'esperienza. 
Sarò felice di restituire, in qualche post successivo, dei frammenti (scritti e iconici) di queste quattro, intense, giornate.

Comincio, intanto, con un po' di materiale che ho già a portata di mano.

Al link https://gopro.com/v/OWGaz3JZaR4wK trovate una breve sintesi fotografica fornitami dalla cara Adriana, senza la cui costante e preziosa presenza la fatica fisica e psichica della gestione dell'evento mi sarebbe riuscita troppo pesante.

Un'altra sintesi, non certo meno efficace e suggestiva, ce l'ha regalata Lorenzo Raspanti con una composizione poetica letta in sede di agorà plenaria:



Ciò che mi resta

Abbiamo iniziato un cammino verso il mare
confine che non conosce confini
il mare delle tempeste mute delle sofferenze
relitti
corpi straziati
naufraghi invisibili che cercano invano specchi occhi
mani da salvare
La fitta dolce rete delle passioni dei desideri
a volte cela sguardi di compassione
Forse un giorno sarà amore
Miserere
terra cielo mare martoriato
fetore geneticamente modificato
Saremo ancora capaci di riconoscere la gentile emozione
di un sorriso, di una ruvida carezza?
Nel kaos del breve tempo fragile tutto passa
Ciò che mi rimane addosso non è che polvere
una flebile traccia
frammento di un pizzico di lievito
che ha lo stesso intenso sapore
dello stupore per la bellezza del cosmo.



Aggiungo, a beneficio della memoria di chi c'era e della curiosità di chi non c'era, qualche appunto con cui ho introdotto il primo appuntamento del Festival, la passeggiata filosofica dal belvedere sul golfo ai piedi del castello che presidia l'ingresso del porto (vedi foto nell'incipit di questo messaggio):

"Il Mediterraneo, in linea di principio, sembrerebbe un luogo del pianeta refrattario ai fondamentalismi. Franco Cassano, ad esempio, scrive: «Il Mediterraneo sottolinea il valore della pluralità: nessuna forma di vita è più vicina delle altre alla perfezione. Nessuna tradizione può imporsi alle altre. Il primo comandamento mediterraneo è: tradurre le tradizioni, far sì che gli uomini diventino amici non nonostante le differenze, ma anche grazie ad esse». Purtroppo, di fatto, le cose non sono andate così. L'ebraismo ha prodotto varie interpretazioni, tra cui alcune fondamentaliste; il cristianesimo conosce varie versioni, tra cui alcune fondamentaliste; l’islamismo si è diramato anch'esso in alcune correnti, alcune delle quali fondamentaliste. Perché, come mai? Il Mediterraneo alimenta pluralismo, scambi orizzontali, arricchimenti reciproci sino a quando i porti sono aperti. Quando si comincia a chiudere i porti, quando si comincia a erigere mura intorno alle città (a Gerusalemme, al Vaticano, a La Mecca…), le interconnessioni si spezzano. Ogni civiltà si chiude in se stessa, si assolutizza, si isola. In questi mesi gli animi più sensibili fra noi si preoccupano degli sbarramenti dei porti e dell'erezione dei muri pensando a chi resta fuori, rifiutato. E' una preoccupazione giustificata e nobile. Ma è solo una preoccupazione a metà. Infatti, quando chiudiamo agli altri, ci chiudiamo noi stessi: ci precludiamo le relazioni, ci isoliamo, ci auto-recludiamo. Ci condanniamo al fondamentalismo".


Augusto Cavadi
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22 aprile 2019

Invito alla passeggiata filosofica

Augusto Cavadi, invito alla passeggiata filosofica.

L’esistenza di ciascuno di noi può anche essere letta come una passeggiata, più o meno lunga e più o meno allegra, dalla culla alla tomba. L’essere umano – è stato più volte notato – è un viator, un nomade, un migrante: solo quando dimentica questa sua condizione di base, vuole fermarsi e mettere radici. Con qualche vantaggio e molti svantaggi.
La pratica filosofica che, da molti anni, mi piace denominare “passeggiata filosofica” intenderebbe ricordarci che la vita può e deve conoscere soste, ma come tappe di un cammino di esplorazione, di ricerca, di scoperta, di confronto.
Questa pratica, infatti, ci coinvolge – in estrema semplicità – sin dalla nostra più elementare corporeità: ci si raduna in un luogo; il filosofo suggerisce in pochi minuti un tema di riflessione; il gruppo si avvia in silenzio per una decina di minuti verso la prima tappa dove, chi vuole, esterna agli altri qualche pensiero maturato; si passa quindi a una seconda tappa dove, nuovamente, chi vuole socializza ciò che gli è venuto in mente durante la meditazione ambulante; infine si raggiunge una terza e definitiva tappa dove avviene l’ultimo scambio di intuizioni.
E’ dunque una pratica in cui esercitare vari atteggiamenti tipicamente filosofici: il silenzio (fisico e interiore); l’ascolto rispettoso dei pensieri altrui; l’elaborazione di propri pensieri originali; la sintonia corporea con il passo degli altri, evitando le fughe in avanti come di isolarsi restando troppo indietro.

La prossima passeggiata filosofica è prevista giovedì 25 aprile 2019 a Castellammare del Golfo (Trapani) nell’ambito di "Festival della Filosofia d'a-Mare" (manifestazione di "filosofia per non…filosofi").
Appuntamento davanti all'Hotel "Al Madarig" alle ore 16,30 (esatte).
Il programma completo con tutte le indicazioni tecniche lo trovate su questo blog, cliccando QUI.


Augusto Cavadi
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