Sull'ultimo numero della rivista telematica "Comunicazione filosofica" (scaricabile gratuitamente cliccando QUI) è ospitata una mia recensione di uno degli ultimi testi di Davide Miccione: "Lezioni private di consulenza filosofica", Diogene Multimedia, Bologna 2018, pp. 106, euro 9,80.
Augusto Cavadi
A trent’anni dall’avvìo in Germania (ad opera di Gerd Achenbach) e a vent’anni dall’importazione in Italia (ad opera, soprattutto, di Neri Pollastri), la philosophische praxis – da noi tradotta, non proprio felicemente, con “consulenza filosofica” – resta un’attività professionale semisconosciuta. Anzi, per l’esattezza: misconosciuta. Infatti non è che la si conosca poco, o in pochi; la si conosce male nel senso che quasi sempre si suppone di conoscerla e, dunque, non ci si preoccupa di informarsi nel merito.
Qualcuno la scambia per una forma di counseling, di assistenza psicologica mediante strumenti tratti dalla storia della filosofia; qualche altro per una versione laicizzata del prete cattolico o del guru induista, dai quali ci si aspetta una parola illuminante in un momento di difficoltà esistenziale; qualche altro ancora – ma si tratta di casi più rari – suppone che si tratti di una consulenza didattica rivolta a chi, leggendo libri di filosofia, trovi difficoltà di decifrazione dei testi.
Nella concreta esperienza quotidiana può capitare di tutto e un “consulente filosofico” non è un robot programmato per svolgere una sola funzione: è prima di tutto un soggetto umano a cui può succedere, accidentalmente, di dare – se richiesto – un consiglio, un incoraggiamento o un chiarimento tecnico su un classico del pensiero filosofico. Ma, in quanto consulente filosofico, egli è abilitato e dedicato ad altro: a che, esattamente?
Uno dei più stimati consulenti filosofici italiani, alla cui professionalità deve moltissimo l’associazione nazionale “Phronesis” (www.phronesis-cf.com), Davide Miccione, lo spiega in un aureo libretto di poco più di cento pagine: Lezioni private di consulenza filosofica (Diogene Multimedia, Bologna 2018, pp. 106, euro 9,80). E lo fa proprio con andamento filosofico (almeno secondo una certa accezione, poco accademica, di filosofia): cioè problematico, autobiografico, dialogico, ironico e autoironico...
Qualcuno la scambia per una forma di counseling, di assistenza psicologica mediante strumenti tratti dalla storia della filosofia; qualche altro per una versione laicizzata del prete cattolico o del guru induista, dai quali ci si aspetta una parola illuminante in un momento di difficoltà esistenziale; qualche altro ancora – ma si tratta di casi più rari – suppone che si tratti di una consulenza didattica rivolta a chi, leggendo libri di filosofia, trovi difficoltà di decifrazione dei testi.
Nella concreta esperienza quotidiana può capitare di tutto e un “consulente filosofico” non è un robot programmato per svolgere una sola funzione: è prima di tutto un soggetto umano a cui può succedere, accidentalmente, di dare – se richiesto – un consiglio, un incoraggiamento o un chiarimento tecnico su un classico del pensiero filosofico. Ma, in quanto consulente filosofico, egli è abilitato e dedicato ad altro: a che, esattamente?
Uno dei più stimati consulenti filosofici italiani, alla cui professionalità deve moltissimo l’associazione nazionale “Phronesis” (www.phronesis-cf.com), Davide Miccione, lo spiega in un aureo libretto di poco più di cento pagine: Lezioni private di consulenza filosofica (Diogene Multimedia, Bologna 2018, pp. 106, euro 9,80). E lo fa proprio con andamento filosofico (almeno secondo una certa accezione, poco accademica, di filosofia): cioè problematico, autobiografico, dialogico, ironico e autoironico...